C'è chi dice no. Il galateo esclude la presenza dei bambini nelle cerimonie di nozze. Lo spirito critico c'insegna che si può seguire formalmente e fedelmente l'etichetta, oppure si può optare per lo spirito critico personale. In questo caso le strade sono solo due: seguire una regola o infrangerla? Agli sposi spetta l'ultima parola in fatto di mood, quindi se nella partecipazione di nozze ci sono solo i nomi degli adulti e non dei bambini, bisogna dedurre che i bambini non siano stati invitati e che la nostra coppia di amici abbia deciso di essere formale e di seguire la via della convenzione, secondo la quale le cerimonie importanti sono occasioni inadatte ai più piccoli. Condivisibile o meno, è una scelta inappellabile e va rispettata. In questo caso c'è solo una cosa da fare: impugnare il telefono e scorrere la rubrica per contattare tutte le amiche, le zie, le sorelle e le confidenti, che potrebbero avere il nominativo della baby sitter che fa al caso nostro (sempre che non siano state invitate anche loro allo stesso matrimonio e debbano tenersi stretta la babysitter per i loro pargoli). Nel caso, invece, sulle partecipazioni ci siano anche i nomi dei baby invitati, allora il bello arriva adesso! Priorità in agenda: studiare le vetrine in cerca della tenuta da gala in miniatura. Giacca, cravatta e scarpe Oxford, oppure, camicia, bretelle, papillon e mocassini, per piccoli lord sotto il metro di altezza. Le soluzioni più stylish sono per le bimbe, che come piccole principesse possono spaziare tra gonne a palloncino e balze, nastri, fiocchi, sfiziose passamanerie e cappellini coordinati. I colori più usati? Tutta la gamma dei colori pastello e le fantasie floreali, che riprendono in toto la moda pensata per questa PE2012, anche in versione cerimonia. Se il bianco è una prerogativa della sposa, esiste però un'unica eccezione che conferma la regola: oltre alla sposa, può vestirsi di bianco anche la damigella! Tradizioni scenografiche prevedono infatti la partecipazione diretta di alcuni bambini, a cui gli sposi sono particolarmente legati, nel ruolo di paggetti e damigelle. Rigorosamente in numeri pari, ai paggetti generalmente spetta il compito di portare il cuscino delle fedi, mentre alle damigelle di spargere i petali di rosa e sorreggere il velo della sposa. Per loro, gli atelier hanno pensato ad abiti da catwalk: l'ispirazione per il baby gentleman arriva direttamente dalla moda uomo, con frac, tight, mezzo tight e giacca a tre bottoni in formato mignon, per lei invece, la decisione dell'abito avverrà contestualmente a quello dello sposa, con un modello che ne riprenderà il tessuto, ma reinventato in forme nuove. È un momento di grande emozione per i bambini, che vestono forse per la prima volta un total look davvero elegante, per ricoprire un ruolo di grande responsabilità. L'argomento bimbi, però, è un tema complesso e multisfaccettato, da guardare e da studiare, come un cubo di Rubik. Guardiamo la questione da un altro punto di vista ancora. Gli sposi siete voi. Se state stilando la lista degli invitati e dovete decidere se inserire o no i pargoli nel vostro elenco, sappiate che tutto dipende dal taglio che deciderete di dare al vostro giorno e che non sarete certo biasimabili per una scelta piuttosto che un'altra. Galateo, oppure no? Secondo i ferrei dettami del bon-ton, i bambini sotto i 10 anni non dovrebbero partecipare ai matrimoni per due motivi specifici: dal punto di vista dei protagonisti del sì, i bimbi potrebbero rendere caotico e rumoroso il ricevimento; dal punto di vista dei bambini, perché durante una cerimonia potrebbero annoiarsi. Se questi vi sembrano validi argomenti, ben venga, avete fatto la vostra scelta, anche se dovete tener ben presente che questa decisione comporterà una spesa in più per i vostri ospiti, che dovranno cercare una babysitter a cui affidarsi, e che alcuni invitati potrebbero declinare l'invito, proprio per difficoltà organizzative inerenti all'impossibilità di portare i figli con sé. Nel caso invece decidiate di aprire le porte della vostra festa anche ai più piccoli, sappiate che il divertimento è assicurato, sia per il colore e la gioia che solo loro sanno regalare, sia perché i vostri ospiti saranno sicuramente più sereni, avendo sempre sotto gli occhi i loro figli. Per unire l'utile al dilettevole, si può contattare un gruppo di animatori per l'infanzia: a loro spetterà il compito d'intrattenere i piccoli ospiti in una location apposita (magari nella sala adiacente ai saloni del ricevimento) per far sì che tutti i bambini presenti si divertano in modo sano e spensierato, mentre dall'altra parte resterà inalterata l'atmosfera elegante e patinata della celebrazione di nozze, ma con un pizzico di brio in più. Più felicità per tutti. di Marianna Peluso tratto da Style.it
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